NAPOLI
– Saldi sempre più consistenti, ma tasche sempre più vuote. Rapporto che rende
alquanto improbabile una crescita delle vendite anche durante i saldi estivi,
che come ogni anno tornano ad ‘allietare’ la calda estate. C’è chi attua un
vero e proprio conto alla rovescia in attesa del fatidico giorno, chi lascia
passare tempo così da evitare le fila scontate fuori dai negozi, sperando di
riuscire a trovare ancora qualche capo che risponda alle proprie preferenze. La
data di inizio è stata sabato 7 luglio, uguale per tutte le regioni, eccetto
per Basilicata e Molise, anticipatesi di una settimana. Ed è possibile già fare
un primo bilancio inerente all’andamento delle vendite, che non risulta di
certo confortante. Forse sarà stato il caldo, forse la crisi e i tagli
imminenti, ma la folta gente prevista, o meglio, sperata, non è stata poi così
tanto presente. In fondo già un’indagine di Coldiretti/Swg, sviluppata proprio
in occasione dei saldi estivi, ha riscontrato che il 51% degli italiani, dunque
in media un italiano su due, ha ridotto o rimandato o addirittura rinunciato
all’acquisto di capi di abbigliamento. A niente sono servite le anticipate
vendite promozionali attuate già da giorni prima per attirare clientela. Addirittura,
in vista dell’apertura dei saldi d’estate, la città di Bari ha messo in atto un
vero e proprio programma di agevolazione alle vendite. A partire dai social
network, con un’iniziativa ‘SOS Saldi’ volta a segnalare ogni genere di abusi,
fino ad una convenzione con i tassisti, con rimborso da parte dei commercianti
della corsa dei clienti che spenderanno minimo 150 euro, e navette al costo di
1 euro, per circolare con più facilità e risparmio. In Basilicata niente code
nei negozi nonostante garantiscano già sconti molto consistenti. Il 50% e 70%
non attira più e non sembra fare notizia. A Napoli più di tutte le altre città
si è sentito un clima di grande sconforto. La gente che passeggia non si ferma
nei negozi a rovistare tra i capi offerti al pubblico. Più che altro si
sofferma davanti alle vetrine giusto per curiosità, ma poi avanza. Negozi non
di certo vuoti, ma neanche strapieni. A Palermo si parlerebbe di un calo del
30% delle vendite e delle presenze di clienti nei negozi, sebbene tutto venga
messo a disposizione dei compratori, così da rendere le spese un po’ più
piacevoli e dimenticarsi per un po’ dei guai. Sono ormai alcuni anni che i
saldi non costituiscono un fatto così tanto eclatante per le notizie tanto che già l’anno scorso si è registrato un calo del 9,5%, e per l’anno in corso Federconsumatori
prevede un’ulteriore caduta del 7-8%, portando così ad un bilancio in negativo
del 20%. Si riscontrano sempre più cali, in modo inversamente proporzionale
rispetto alla sempre più crescente crisi, che ha portato le famiglie italiane a
risparmiare sulle spese superflue e a dosare meglio le proprie priorità. Una
sorta di spending review da parte del
piccolo governo familiare. E ad accentuare il calo delle vendite sarà anche la
preoccupazione sempre più ossessiva delle proprie certezze, che ormai sembrano
essere diventate quanto mai incerte. Si abbassano i budget e le scelte, nonché
le spese. Restano, però, forti i costumi da bagno, data la calda stagione
estiva, perché, nonostante le incertezze, resta sicura sempre l’esigenza di una
vacanza anche breve.
FRANCESCA
CAMPAGNIOLO
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