Goodbye Silvio!
ROMA – Tremate, tremate, il cavaliere è tornato e gli inizi
di questa nuova discesa in campo non sono incoraggianti, anzi. Ci piaceva poco
il Berlusconi del novembre scorso, giunto al punto minimo di credibilità e
potere. Ci piace ancora meno quello che, in una calda notte di luglio, ha
deciso di rompere gli indugi e candidarsi nuovamente alla presidenza del
Consiglio. Ci piace di meno perché la nuova discesa in campo ha messo in luce
tutta la fragilità dell’uomo e della politica che incarna e ha incarnato. In
ansia di ricostruirsi una verginità da vestale sacrificale ha buttato nel
tritacarne dei media il suo passato sconfessando pubblicamente igieniste
mentali e sciacquette varie. Caso esemplare è quello della ormai mitica Nicole
Minetti, ex ballerina di prima fila a Colorado (trasmissione comica di Italia
1) più volte indicata come igienista mentale del Cav finita direttamente al
Pirellone tra i banchi del consiglio regionale grazie alla “spintarella” del
Presidente del Consiglio. La Minetti è sempre stata difesa. Brava ragazza,
brava consigliera, solo chiacchiericcio. Queste le cose che erano state dette
in passato. Adesso che il leader è tornato in campo e vuole ricostruire la sua
verginità la Minetti è stata messa da parte costretta alle dimissioni. Una
scelta che fa discutere, quella del partito perché smentisce mesi e mesi di
difese d’ufficio ai limiti del ridicolo. Un nuovo impegno politico che prende
le mosse da un voltafaccia di questo genere non è incoraggiante. Le reazioni
all’annuncio della nuova discesa in campo sono piuttosto fredde tra gli stessi
elettori del centrodestra, circostanza che non fa presagire nulla di positivo
per il futuro. Stupisce la mancanza di opportunità. La stessa ricerca di una
nuova verginità e, soprattutto, la scelta di continuare a sostenere il Governo
Monti, pesano sul gradimento del premier. A rendere ancora meno credibile la
seconda discesa in campo del Cavaliere (discesa “low profile”) è la
motivazione. Nel 1994 Silvio Berlusconi annunciò il suo impegno politico con l’intento
di salvare l’Italia dalle politiche della sinistra post comunista. Nel 2012
Silvio Berlusconi ha annunciato il nuovo impegno con l’intento di salvare un
partito, il Popolo della Libertà, e la domanda spontanea è una sola: votereste
una persona che si candida con l’intento di salvare un partito senza pensare ai
problemi reali dell’economia, del lavoro e del popolo? Per me la risposta è
abbastanza chiara.
ROBERTO DELLA ROCCA
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