ANDRIA – Beni per 2,5 milioni di euro sequestrati dalla
Guardia di Finanza di Bari. Questo è il bilancio dell’operazione messa in campo
da magistratura e forze dell’ordine contro il clan Modugno che aveva ad Andria
la sua base operativa ma che agiva, nel campo della criminalità organizzata, in
tutta la Puglia. Sette le persone finite nel mirino dei magistrati che sono
indagati perché ritenuti vicini ai fratelli Modugno e tutti e sette sono
risultati intestatari dei beni sequestrati. Luigi Di Noia, Giuseppe
Miracapillo, Giacomo Masellis, Pantaleo Logoluso, Teresa Pizzarella, Cosimo
Salvio e Pasquale Annunziata, questi i nmi dei proprietari di appartamenti,
automobili, quote societarie e terreni tra Bari e Lecce. A insospettire le
forze dell’ordine proprio l’elevato tenore di vita e la sproporzione tra questo
e i redditi dichiarati che erano tutti inferiori alla soglia minima della
povertà. Una circostanza che ha insospettito e che è stato possibile rilevare
grazie ai controlli incrociati effettuati dal Gico di Bari e dal Scico di Roma.
Il sequestro preventivo adottato precede la confisca che potrebbe subentrare se
i primi accertamenti venissero confermati. In questo caso i beni entreranno,
sulla base della normativa vigente, nella disponibilità della pubblica
amministrazione che potrà impiegarli per soddisfare le esigenze della
popolazione.
red. cro.
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