Il Sindaco Emiliano con i pizzaioli baresi quando i rapporti erano meno tesi
BARI – Emiliano contro tutti per la questione dell’isola
pedonale sul lungomare di Bari. La decisione dell’amministrazione comunale di
chiudere al traffico le strade costiere ha causato le proteste durissime dei
commercianti della città che, già in ginocchio per la crisi economica, hanno
subito i contraccolpi della scelta su cui il primo cittadino non intende
ritornare. “Non ci tiriamo indietro e non possiamo farci condizionare dalle
proteste di alcuni commercianti in difficoltà – ha tuonato Michele Emiliano –
quest’anno abbiamo avuto la conferma dei benefici portati dalla chiusura al
traffico delle strade del lungomare senza doppie file, senza caos e senza
abusivi che hanno rappresentato una fonte di disordine e pericolo per tutti i
cittadini. Seguiamo l’esempio di altre grandi città, come Napoli, e proseguiamo
con la nostra scelta”. La situazione è degenerata con l’avanzare del caldo e
della stagione estiva a causa della scarsa attenzione dettata
dall’amministrazione sul progetto del summer village. Le associazioni di
categoria hanno denunciato scarsa pulizia e mancanza di comunicazione per le
attività sul lungomare e immediata è arrivata la replica dell’amministratore
con gli interventi dell’assessore al Marketing Gianluca Paparesta che ha
annunciato una pioggia di 75mila volantini, e di quello all’Accoglienza Fabio
Losito che ha confermato lo spostamento del concerto “l’Acqua in testa” da
piazza Mercantile al lungomare ma ha preso posizione, con il gruppo consiliare
di Sinistra e Libertà,contro il gruppo dei gestori in crisi. Presa di posizione
che non è piaciuta ai commercianti che stanno pensando di querelare Losito e
hanno ribadito, in un incontro di categoria, la loro contrarietà alla chiusura
del lungomare. “Abbiamo avuto rassicurazioni ulteriori ma si tratta solo di
parole e, mentre noi perdiamo il 50% degli affari aspettiamo fatti concreti”
hanno fatto sapere in un comunicato sostenendo la necessità di aprire almeno
l’area tra il porto e il Margherita dove non sono stati programmate
manifestazioni per attrarre il pubblico. E la guerra d’estate tra ristoratori e
amministrazione è solo all’inizio.
MAFALDA CROCITTI
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