Periodico di attualità, politica e cultura meridionalista

domenica 24 giugno 2012

Ai democratici piace pelosa. La cozza, naturalmente


MILANO - Non c'è nulla da fare. Da Nord a Sud, da est a ovest, la pelosa piace da morire agli amministratori Democratici. E' quanto risulta dagli ultimi sviluppi dell'inchiesta nata a Monza sulle tangenti relative all'area Falck - Marelli e nell'indagine Serravalle, in cui è coinvolto l'ex Presidente della Provincia di Milano, Filippo Penati che, a causa dell'indagine, ha dovuto abbandonare il partito dove ricopriva il delicato incarico di stretto collaboratore del Segretario Pierluigi Bersani. Tra le carte che sono sotto l'occhio dei Pubblici Ministeri monzesi Franca Macchia e Walter Mapelli, alcuni rimborsi di pranzi e cene che Penati e persone a lui vicine hanno accreditato a conto della Fondazione Fare Metropoli, fondata dallo stesso Penati all'epoca della sua esperienza amministrativa in città. La fondazione nacque per motivi culturali, studi e analisi che, in teoria, ricevendo soldi dei finanziamenti pubblici avrebbero dovuto garantire la stesura di rapporti e analisi in grado di supportare l'azione politica e amministrativa migliorando il lavoro della pubblica amministrazione. Nella pratica le cose sono andate molto diversamente. Tra il 2009 e il 2011, solo Penati ha accreditato sui conti della fondazione ben 20.000 euro tra aperitivi e cene, per coppie e gruppi, tutte consumate tra Milano, Varese, Sesto San Giovanni, Sabbioneta e Roma. Ci sono i 32 euro spesi all'autogrill di Caponago, i 51 euro per una sosta per 5 persone da Mc'Donalds, ma anche le più consistenti visite ai ristoranti "in". L'osteria "Da Mario" in piazza delle Coppelle, "dal Bolognese" in piazza del Popolo, "Ar Galletto" in piazza Farnese, al "Quirino", alla "Rampa", al "Palatium", alle "Grotte del Piccione" e al ristorante "Sapore di Mare", tutti nella capitale. Altre cene sono quelle milanesi al "Sorrisi e baci", al "Giacomo", al "Da Berti", alla "Trattoria Bargutta" e al "Raw Fish Cafè" dove, il 20 febbraio 2010, Penati e il suo accompagnatore hanno speso 164 per un pranzo a base di pesce tra cui le cozze pelose, che tanto vanno di moda tra gli amministratori democrats visto che il collega Michele Emiliano, Sindaco di Bari, è stato al centro della bufera proprio per 50 cozze pelose ricevute in un cesto natalizio dall'imprenditore Gerardo Degennaro. In totale, in tre anni, la fondazione di Penati ha incassato 419 mila euro di contributi statali di cui 51mila in contanti. Secondo i Pm "la Fondazione era un mero schermo destinato a occultare la diretta destinazione delle somme a Penati". E non solo all'ex Presidente della Provincia, che ha incassato più di 21.500 euro di rimborsi, visto che ci sono poco meno di 6.500 euro per sua moglie Rita Dileo e il doppio per l'ex portavoce del leader lombardo del Pd Franco Maggi. Insomma l'ennesimo caso di pessima politica ma di buon gusto culinario.

FRANCO SELVAGGI

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