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domenica 13 maggio 2012

Questa è democrazia! La Procura di Nocera apre un fascicolo per colpire chi critica Napolitano!



NAPOLI – Shhhhhh! Vietato parlare. Siamo in democrazia. Ne sa qualcosa chi, negli ultimi mesi, ha avuto modo di “apprezzare” in particolar modo l’operato di Sua Eccellenza Illustrissima Onorevole Giorgio Napolitano, per gli amici Re Giorgio I Napolitano o (per via dei suoi democraticissimi trascorsi) Napolenin. Adesso siamo andati oltre e la Procura della Repubblica di Nocera è intervenuta per dire basta alle offese a Napolenin e ha aperto un fascicolo contro ignoti per “offesa all’onore e al prestigio del Presidente della Repubblica Italiana”. Detto ciò si dovrebbe riesumare la pernacchia del famoso processo di Totò o il pernacchio di Eduardo al Duca Alfonso Maria di Sant’Agata dei Fornari, ma ci limitiamo a postare in calce a questa nota due video esplicativi piuttosto che a mettere in pratica la lezione di De Filippo per evitare di incorrere nelle fauci della giustizia che vuole impedire al paese di esporre la propria opinione. Il problema sono le critiche che da più parti vengono mosse all’operato del Presidente della Repubblica che, è bene ricordarlo, ha assecondato i desiderata di una potenza straniera (la Germania di Angela Merkel) e ha spodestato un Governo legittimato dal voto e ancora con i numeri in Parlamento (per quanto risibile fosse diventato quel Governo tra Scilipoti e Calearo!) e lo ha sostituito con un Governo di super tecnici voluto dall’Europa (egemonizzata dalla stessa Germania). Il tutto con premeditazione visto che prima di conferire l’incarico il Professor Mario Monti, Sua Eccellenza il Presidente della Repubblica lo ha nominato Senatore a Vita consentendogli poi la grande buffonata di rinunciare allo stipendio di Capo del Governo (12.000 euro al mese) tanto Monti incassa quello da Senatore (da 25.000 euro al mese, mica fesso il tecnico, i conti li sa fare bene, i suoi conti ovviamente). Dopo la vittoria del Movimento 5 Stelle il compagno Napolenin ha fatto una uscita infelice che l’ha reso ancora di più oggetto di critiche e, c’è da dirlo, anche di valutazioni poco simpatiche e scurrili che, siamo d’accordo, sarebbe bene evitare. Basterebbe soltanto fare informazione e descrivere l’azione politica e istituzionale di Re Giorgio per capire. Non bisognerebbe aggiungere altro. Invece non solo in questo anomalo paese si deve aggiungere altro ma se per difendere la principale carica istituzionale dell’Italia, (quella monarchica, ehm pardon quella presidenziale) deve intervenire la magistratura vuol dire che la frutta nel piatto è finita da tempo. Allora per evitare di veder scemare il tenore internettiano degli epiteti verso Napolenin un consiglio serio. Silvio Berlusconi, uno che di insulti e offese ne ha ricevuti a iosa, era Presidente del Consiglio dei Ministri (dunque una istituzione) quando il “grillino” Pietro Ricca lo apostrofò “buffone” all’interno del Palazzo di Giustizia di Milano dopo una celebre udienza del processo Sme. La magistratura disse che non era reato così come come la Cassazione sanzionò che non si configurava reato nel dare dello “squalo” ad un magistrato in quando rientranti nella sfera dell’esercizio della critica che, secondo la legge, consente toni incisivi e non invasivi della sfera morale delle persone e delle istituzioni. Benissimo. Perfetto. A Nocera abbiamo trovato gli squali impegnati a difendere i buffoni. 

ROBERTO DELLA ROCCA




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