ATENE - Sigle e nomi che non dicono niente ma che rischiano, insieme ai risultati in arrivo da Parigi e dal verdetto italiano di domani, di stravolgere il vecchio Continente. I partiti anti euro si sono affermati alle elezioni in Grecia, dove si rinnovava la Camera. Il popolo greco boccia l'Europa, la Merkel, Sarkozy, il Fondo Monetario Internazionale e le politiche assassine delle banche e della finanza e consegna la maggioranza relativa dei voti alla Syriza, coalizione dell'estrema sinistra che nel primo exit poll è dato tra il 15 e il 18%. Il Pasok, che quattro anni fa ottenne la maggioranza dei voti, è praticamente scomparso tra il 13 e il 17%. Tiene i suoi voti, ma sempre al ribasso, la destra moderata di Nuova Democrazia, primo partito tra il 17 e il 20%. Grande sorpresa la formazione "nera" che molti definiscono neonazista o neofascista di Alba d'Oro che arriva all'8%. A questo punto nemmeno una coalizione tra centrodestra e centrosinistra garantirà la governabilità di Atene. Nova Democratia e Pasok sono tra il 30 e il 37% dei consensi. Da domani comincerà la vera battaglia che potrebbe portare anche alla fine dell'attuale Europa.
P.L.
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