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domenica 17 giugno 2012

Quosque tandem abutere, Monti, patientia nostra?


ROMA - "Quosque tandem abutere, Monti, patientia nostra?" proferirebbe l'integerrimo Cicerone nell'aula del Senato se calpestasse oggi questa terra. Perchè veramente abbiamo superato il limite della decenza. Il Presidente del Consiglio Mario Monti è riuscito a superare in sol colpo 15 anni di barzellette della politica con l'ultima storiella sul baratro che ci insegue. L'uomo della Bce, sceso sul pianeta Italia per salvare il popolo gaudente dalla catastrofe economica ha trovato un paese sull'orlo del baratro e, secondo la sua personale interpretazione, lo ha salvato allontanandosi (pure parecchio) dal ciglio del burrone. Sfortuna delle sfortune, il cratere si è allargato. Nella definizione montiana "la voragine insegue l'Italia". Proprio così. Incapace di giustificare l'operato del governo più assurdo che questa repubblica delle banane abbia mai avuto, il Premier si è inventato la storiella della voragine che insegue il Paese. Una volta ci avrebbe scandalizzato il silenzio generale dell'opinione pubblica e della stampa ma, dopo 7 mesi di silenzio generale sull'operato fallimentare di Monti, non ci stupisce più. Ci chiediamo però, per quanto tempo ancora Monti abuserà della nostra pazienza.

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