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sabato 30 giugno 2012

Emergenza rifiuti in Calabria, pronto il piano per l'estate


COSENZA - Alla fine è arrivato il tanto atteso piano relativo all’emergenza rifiuti in Calabria per l’estate in corso: presentato dal commissario delegato per l’emergenza ambientale nella regione, Vincenzo Speranza, sarà già attivo dal 2 luglio e si prolungherà fino al 15 settembre, con discariche ed impianti aperti anche il sabato e la domenica. Nel territorio cosentino la discarica di Cassano allo Ionio riceverà i rifiuti di altri diciassette comuni e quella di san Giovanni in fiore, gestita dal consorzio ‘Valle Crati’, potrà essere usata da diversi comuni della provincia. A Scalea si aprirà una stazione di trasferenza, così da alleggerire l’impianto di Rossano dai conferimenti di rifiuti, che avevano creato lunghe file di camion già durante l’estate scorsa. Si incentiverà l’uso di altri impianti nel crotonese, come quello della Sovreco e di Scala Coeli, in seguito, alle indagini circa le possibilità di utilizzo. Previsto anche un sensibile alleggerimento del lavoro dell’impianto di Siderno con la riapertura della discarica di Casignana, sotto sequestro dal novembre 2011. Risposte di speranza anche per i lavoratori della Tec-Veolia, rassicurati sul loro futuro lavorativo dallo stesso commissario. Sarà dura risollevarsi per la regione calabrese, alle prese da tempo con sequestri e dissequestri, imputati e condannati, che hanno fatto del loro ‘regime’ una fonte di arricchimenti e traffici illeciti di rifiuti pericolosi. Crisi aggravata dal sequestro della discarica di Alli nel catanzarese, per cui è stato coinvolto Graziano Melandri, l'ex commissario per l'emergenza rifiuti in Calabria su presunti gravi illeciti in materia fiscale ed ambientale, e dall’ultimo di Pianopoli, nel maggio scorso, nel quale sono stati conferiti rifiuti provenienti dalla Campania. Crisi perciò prorogata di un altro anno in merito ai gravi dissesti idrogeologici che hanno interessato la regione negli ultimi anni e che lega, in una catena interminabile di emergenze rifiuti, il centro, a partire dal Lazio, passando per la Campania fino alla Sicilia. Con proteste per aree da tutelare, come il caso della discarica nel Lazio, nei pressi del sito Unesco di Villa Adriana, e l’attuale questione Pian dell'Olmo, sito provvisorio per la maxi discarica romana Malagrotta, fino all’esasperazione dei palermitani per i rifiuti sempre più ‘insormontabili’, si comprende come ormai il destino dell’essere sud sia diventato quello di vedere le proprie bellezze intrappolate in uno stato di emergenza senza fine. 

FRANCESCA CAMPAGNIOLO


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