Periodico di attualità, politica e cultura meridionalista

venerdì 13 aprile 2012

L'EDITORIALE/ Caro Napolitano tieniti l'Ita(g)lia, noi ci teniamo i nostri soldi!


CASERTA - Sarò onesto per l'occasione. Ci avevo già pensato e come me tanti ci avevano pensato ma ieri il Presidente della Repubblica Giorgio I Napolitano ci ha fornito un assist e ha perso l'occasione di stare zitto (e dobbiamo riconoscere che nell'ultimo anno di occasioni di questo tipo ne ha perse parecchie). Roma. Stati Generali del volontariato e della Protezione Civile. Tutte le autorità tirate a lucido, qualcuna uscita fuori dagli armadi del Quirinale ancora col tanfo di naftalina. Presente anche il Presidente del Consiglio San Mario Monti, Santo patrono di tutte le banche, che ha scherzato con i volontari dicendo che lui è un volontario chiamato a mettere in sicurezza il Paese (a 25.000 euro al mese, lo stipendio da Senatore). E a proposito di sicurezza economica dell'Ita(g)lia e degli ita(g)liani aveva appena approvato l'ultima tassa, sulla benzina. Cinque centesimi su ogni litro che finiranno nelle casse della Protezione Civile, o almeno questo è l'auspicio. Ma il più tragicomico, come dicevamo è stato Sua Maestà Giorgio I, che dall'alto del solito pulpito ha sentenziato: "L'Italia della speculazione edilizia e dell'evasione fiscale, comportamenti devianti per quanto diffusi, non merita di essere associata alla parola Italia. Chi evade le tasse non merita di essere italiano!". Boom! L'ha sparata. Ed è pure grossa. A parte il fatto che mi viene da chiedermi, da quando in qua, essere italiano è un titolo di merito. Sorvolando su questo (neanche piccolo) argomento passerei al tema principale che è la leggerezza con cui le autorità costituite (e ricostituite) di questa Repubblica delle Banane, affrontano il tema dell'economia e delle tasse, continuando ad offendere e ad insultare la popolazione che come un buon gregge di pecore si prona e subisce (fino a quando?). Lor Signori, Giorgio I in testa e San Monti a seguire, sono gli ultimi che dovrebbero permettersi il lusso di pontificare sulla morale di chi evade. Gli ultimi perché sono i primi esponenti di quel fantastico mondo costituito dai Papponi di Stato che mangia sulle spalle della collettività pensando di risolvere le crisi finanziarie con una bella scaricata di tasse. Parole e azioni di folli, irresponsabili per giunta, perchè mentre loro parlano, dicono cose stupide, fanno cose dannose e nel frattempo insultano, i piccoli imprenditori si tolgono la vita. Ma anche i pensionati si tolgono la vita. Ma anche i giovani disoccupati si tolgono la vita. Tutte categorie di cui nè Giorgio I, dall'alto del suo trono Quirinalizio, né Mario Monti, dall'alto della sua spocchia professorale, possono saperne nulla. Entrambi a fine mese si vedono recapitare un bel bonifico dalle Casse dello Stato. Assegnino che pesa e che gli consente di arrivare molto tranquillamente alla quarta settimana (in realtà potrebbero arrivare fino alla decima con quegli stipendi!). Allora a Re Giorgio I forse va detto di pesare bene le parole che usa perchè già c'è qualcuno che italiano non si sente e ne ha le scatole piene di questo Paese ridicolo. A Monti forse bisognerebbe farglielo capire nella pratica, magari cominciando ad evadere il più possibile perchè tanto i primi parassiti sociali sono proprio loro. Loro e tutta la loro "corte romana".

ROBERTO DELLA ROCCA


Nessun commento:

Posta un commento