Agostino Abbaticchio, il candidato Sindaco di Bitonto
BARI - Agostino Abbaticchio è il candidato sindaco che fa sperare
tutto il Sud. E’ candidato Sindaco a Bitonto, città con poco meno di 60mila
abitanti che sorge nel cuore della Puglia, circondata da oliveti, ricchezza
paesaggistica e produttiva. Agostino Abbaticchio è il candidato della
Confederazione Duosiciliana, cartello politico che raccoglie gli aderenti di
diversi movimenti del Sud (Insorgenza Civilie, Comitati Due Sicilie, Italia
Prima e Movimento Meridionale) e che ha deciso di voler provare la sfida
elettorale nella città simbolo del riscatto del Sud. Bitonto è qualcosa di più
di un semplice comune. Qui, nel 1734 come ricorda l’obelisco marmoreo, Carlo Di
Borbone sconfisse gli austriaci e conquistò il Regno di Napoli restituendo la
libertà al Sud e ponendo le premesse dell’indipendenza delle Due Sicilie.
Questà eredità è presente nel simbolo della lista che sostiene Abbaticchio ma
anche nel suo programma. La lista che lo sostiene comprende cinque donne,
esponenti della società civile e componenti di tutte le categorie sociali,
rappresentanti della Bitonto autentica. Il motto che unisce queste persone che
hanno scelto la scomoda via della lotta identitaria per la riconquista della
dignità del Sud è “Cange la Keup” (cambia la testa). Mancano ormai poco più di
due settimane all’appuntamento con le urne ed è arrivato il momento di chiedere
allo stesso Abbaticchio come sta procedendo la campagna elettorale. “E’ una
esperienza entusiasmante, c’è stata una adesione incredibile da parte di tutti
i ceti sociali della città. Abbiamo incontrato ogni genere di persona, compresi
professionisti come medici e avvocati che dimostrano un grande interesse per il
nostro programma e per le nostre idee. Il comitato è un continuo via vai di
cittadini che vuole sapere, vuole conoscere, talmente tanti interessati che
siamo stati costretti a creare un album su cui i cittadini di Bitonto possono
scrivere le loro richieste a cui diamo risposta e che poi pubblichiamo, in forma
anonima in una bacheca, in modo da rendere pubbliche le nostre posizioni”.
Interessante apprendere che a fronte di 200 firme necessarie per presentare la
lista al comune, la Confederazione è riuscita a raccoglierne più di 300 e che
domani, a dimostrazione di quel senso di orgoglio che si vuole recuperare,
Abbaticchio terrà un comizio in dialetto bitontino nella città vecchia.
L'obelisco carolino, simbolo dell'orgoglio del Sud
Dimostriamo
ancora una volta che in questo momento di particolare crisi siamo gli unici
interpreti delle esigenze del popolo. Anche negli incontri con gli altri
candidati ci siamo resi conto che di fronte alle loro argomentazione piene di
termini aulici ma di scarsa sostanza, le nostre idee, i nostri progetti erano e
sono la nostra principale forza”. E proprio in riferimento ai progetti il
candidato Sindaco della Confederazione Duosiciliana ci parla molto chiaramente
di recupero del centro storico per tornare a viverlo con dignità, creare un
contatto diretto tra il mondo artigiano e dell’imprenditoria agroalimentare con
quello universitario, stimolare le produzioni locali e di incentivare gli
scambi con il naturale ambito Mediterraneo. Una vera e propria rivoluzione. “Rivoluzione
brigantesca” come l’ha definita in più occasioni lo stesso candidato che si
presenta pubblicamente con la coccarda rossa dei briganti. “E’ stato molto più
facile far comprendere alla popolazione la verità circa la nostra storia che
non la stampa che si è interessata a noi. Tv e giornali hanno affibbiato al
nostro gruppo di lavoro il termine borbonico quasi in senso dispregiativo senza
comprendere quanta storia e quanta tradizione si cela dietro le nostre
convinzioni. Adesso i bitontini si ricordano e conoscono del 1861 e del 1734.
Sono certo che il 19 maggio, in occasione della prossima celebrazione all’obelisco
carolino, ci saranno molte più persone che in passato”. L’obiettivo principale
della campagna di Abbaticchio è quella di rivoluzionare la cultura cittadina. “Il
nostro primo obiettivo è quello di ricostruire il senso etico e morale dei
bitontini e dei meridionali – dichiara il candidato della Confederazione
Duosiciliana – c’è bisogno di ridare dignità alla gente, per questo motivo scelgo
di parlare bitontino con la mia gente, che deve conoscere le proprie origini e
apprezzarle malgrado la condanna della storia”. La Confederazione Duosiciliana
ha scelto di cominciare e ripartire proprio da Bitonto. Il prossimo anno ci
saranno le elezioni politiche. Michele Ladisa, uno dei responsabili del gruppo
politico (nonché leader di Italia Prima), proprio al Giornale del Sud, ha
annunciato che la Confederazione sarà presente in ogni regione del Sud dove
sarà possibile raggiungere i requisiti richiesti dalla legge. In quest’ottica l’appuntamento
di Bitonto diventa cruciale. Una buona affermazione della lista darebbe la
spinta necessaria al movimento per accogliere con spirito positivo la sfida
delle elezioni politiche. Di questo Abbaticchio ne è consapevole e regge bene
il peso di questa responsabilità. “E’ realistico pensare che da Bitonto possa
partire la riscossa del Sud. La certezza viene dalla nostra base elettorale che
è passata dai grandi partiti nazionali a noi e ai problemi del Sud senza porsi
nel passaggio intermedio dei partiti politici del meridionalismo di facciata.
Non vanno ad informarsi da Io Sud, Grande Sud, Noi Sud e non c’è Miccichè che
tenga. All’inizio temevamo questa possibilità e il procedere del tempo ci ha
stupito non poco. Non so ancora il risultato del 7 maggio sarà a noi
favorevole, ma, accada quel che accada, l’importante è quello che abbiamo fatto
e realizzato con pochi mezzi e poche forze. Dobbiamo credere in noi stessi,
questo è il messaggio che vogliamo far partire da Bitonto. Qualsiasi risultato
sarà una vittoria se servirà a far nascere una nuova coscienza politica che servirà
ad abbattere la politica partitocratica. Il Sud – conclude Abbaticchio – sarà
la tomba del sistema”. L’augurio è che possa realizzarsi questa rinascita
identitaria.
FAUSTO DI LORENZO
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