Milly d'Abbraccio, candidata a Torre del Greco
NAPOLI – E’ tra Napoli e la Puglia che il destino ha voluto
che si concentrasse l’attivismo politico di tre famose pornostar che sono
intenzionate a darsi "anima e corpo" alla sfida elettorale per conquistare la
carica di sindaco di Torre del Greco e Taranto. A venticinque anni di distanza
dall’elezione al parlamento di Cicciolina nelle fila del Partito Radicale di
Marco Pannella, ritorna la carica delle lady a luci rosse che hanno deciso di
ridimensionare le loro ambizioni (mica tanto!) e puntare alla nomina a primo
cittadino. Nella città campana (la quarta per numero di abitanti) è scesa in
campo la signora Emilia Cucciniello, un nome che non dice niente ai più.
Infatti questa procace 48enne è conosciuta nel mondo dell’hard con il nome d’arte
di Milly D’Abbraccio. Di padre avellinese e madre napoletana, dopo una carriera
per niente brillante nelle seconde fila di spettacoli teatrali e televisivi fa
il suo ingresso nel mondo hard e si conquista una notorietà tutta particolare.
Non è nuova alle competizioni elettorali visto che nel 2008 ha partecipato alle
comunali di Roma candidandosi con la lista “i Socialisti” al X municipio. Di
lei non si ricordano interventi particolarmente significativi.
La scelta elettorale di Milly D'Abbraccio candidata al Municipio X di Roma nel 2008
Ben diversa fu
la reazione popolare ai suoi manifesti elettorali sui quali mostrava il suo
posteriore invitando i romani a non fidarsi delle solite facce da c…! Pochi
quella che l’hanno ascoltata. Furono solo 19 i voti raccolti al X municipio
(tra le altre cose risultò quinta fra i candidati del suo partito!). Inutile
dire che Torre del Greco freme al solo pensiero di quali perle di saggezza
potrà snocciolare la Cucciniello – D’Abbraccio in questa campagna elettorale. Fino
ad oggi ha rilasciato una dichiarazione che è tutto un programma quando, ai
giornalisti che le chiedevano ragione della sua scelta per Torre del Greco ha
affermato: “Ho scelto di candidarmi nel napoletano perché lì tutti mi stimano.
Dopo Maradona vengo io, che sono vista un po’ come la Madonna”. Alla faccia
della modestia! Addirittura due le pornostar in lizza a Taranto.
Luana Borgia versione "marinaretta" forse per il legame tra la Marina Militare e Taranto?
La prima Luana
Perdon, nata a Seveso 45 anni fa, è, dal punto di vista delle vicissitudini
anagrafiche, lo spettro nero della Lega Nord. Nata lombarda doc si è prima
presentata al concorso per il titolo di Miss Italia (1989) e poi ha lasciato la
Brianza per cercare la fortuna nella capitale dove, con lo pseudonimo di Luana
Borgia si è data al porno. Una carriera di successo visto che nell’ambiente si
è guadagnata l’appellattivo di "Duchessa dell’hard". Nel 1994 la svolta mistica
grazie alla conoscenza fatta a Lecco (nome che sembra ironico ma non lo è) con
padre Fedele Bisceglia, il vulcanico cappuccino di Cosenza noto per il suo
attivismo contro la prostituzione e per la sua fede. Religiosa? Ma no,
calcistica. I due vengono spesso beccati insieme negli stadi di mezza Italia al
seguito del Cosenza e numerose sono le dicerie e i pettegolezzi tra i due
personaggi anche se, ispirato a sua volta dalla scelta mistica della pornostar
coniò il fortunato slogan calcistico: “Maracanà, maracanà, viva la castità!”. La
Borgia smise di recitare nei porno non prima di aver convinto padre Bisceglia
(immaginiamo con quale sacrificio!) a fare una puntata nall’erotica tour di
Bologna. La partecipazione fu, ovviamente, a scopo benefico con l’intento di
racimolare denaro a sostegno dell’Oasi francescana, rifugio per i poveri
fondato proprio frate.
Luana Borgia con Padre Fedele all'epoca della "svolta mistica"
La Borgia non ha portato fortuna a don Fedele visto che
a 74 anni è stato condannato dal tribunale di Cosenza a nove anni in primo
grado per violenze ai danni di una suora. L’astinenza della Perdon è durata
poco. Il richiamo “araldico” è stato sempre forte e, noblesse oblige, la
Duchessa dell’hard, nel 2009, è tornata al porno per quattro pellicole sul sadomasochismo a firma Mario Salieri, ultimo canto del cigno prima
della sfida politica di Taranto. La città pugliese vive di palpiti per il
duello a luci rosse. A contende la fascia di sindaco alla Borgia sarà Amandha
Fox, la più giovane delle tre con i suoi 27 anni ma anche la più loquace.
Amandha Fox in un intenso primo piano
Dopo
una breve carriera la giovane (e promettente) attrice polacca si è interessata
alle drammatiche condizioni di Taranto, città da 200mila abitanti che nel
recente passato è stata stretta dall’incubo del fallimento. “Taranto ha bisogno
di una svolta, ed ora, dopo la fallimentare esperienza della giunta Stefàno
potete finalmente cambiare e dovrete assolutamente cambiare – ha dichiarato la
candidata - La mia ricetta per risolvere il problema endemico della
disoccupazione è semplicissima, in quanto prevede la dismissione totale dei
colossi industriali e delle aree di proprietà della marina militare, in modo da
raggiungere due obiettivi. Il primo, di disinquinare definitivamente Taranto,
il secondo di creare le giuste opportunità per sviluppare il turismo d’elite
mediante la costruzione di mini casinò con annessi alberghi, ristoranti e
luoghi di divertimento come ad esempio i night - club, nonché di creare un
evento di livello internazionale denominato “Taranto sex” da celebrarsi due
volte all’anno nei periodi di aprile ed ottobre. Chiaramente - ammette in
conclusione - tutto ciò potrà avvenire mediante le conoscenze che posso vantare
nel mondo dell’imprenditoria italiana”. Ma due pornostar sono davvero troppe e
allora la Borgia e la Fox si sono sfidate alle primarie della politica a luci
rosse. Dopo una decina di giorni di campagna elettorale i risultati definitivi
arriveranno solo lunedì ma c’è da scommetterci che ci sarà da divertirsi in vista
della guerra di maggio.
PAOLO BLINI
A questo punto della mia vita non so più dire se sia più accettabile l' immagine di un c.... ben tornito che quella faccia di c....di un politico nostrano che ancora gira a piede libero dopo aver preso per c.... "passo dopo passo " noi napoletani. Comunque preferisco quel c.... tornito!
RispondiEliminaLeo HUOBER