NAPOLI - Quarantasette arresti per associazione camorristica e
riciclaggio. Questo il bilancio dell’operazione messa in atto dalla Guardia di
Finanza di Napoli su ordine della Direzione distrettuale antimafia. L’azione ha
avuto come obiettivo principale il gruppo criminale dei Fabbrocino e quello
imprenditoriale dei Ragosta, nota famiglia di imprenditori a capo di un impero
che spazia dal settore alimentare alle compravendite immobiliare, dalla
gestione alberghiera all’industria del ferro. Oltre a diversi esponenti della
famiglia sono finiti in manette ben 16 giudici tributari, otto tra funzionari e
impiegati delle Commissioni Tributarie, un commercialista e un noto avvocato
napoletano, docente universitario alla Federico II. Grazie a loro, e dietro
pagamenti sostanziosi, i Ragosta avevano la copertura necessaria per “coprire”
i loro affari davanti alla legge. Fin qui la ricostruzione della Dda che ha
diretto le indagini. Oltre agli arresti la Guardia di Finanza ha sequestrato
beni per oltre un miliardo di euro. E fino a qui niente di nuovo, verrebbe da
dire a noi che di operazioni di questo genere siamo abituati a sentirne, a
leggerne e parlarne. La grande novità sono due righe di una intercettazione, un
brevissimo passaggio dove si parla del padre di Roberto Saviano nei termini di
un “mezzo imbroglioncello”. Saviano Senior non è indagato e il commento a lui
riferito probabilmente è falso, esagerato, inventato. Sicuramente questo è il
primo schizzo di fango che colpisce il giornalista. Il “beatificato” giornalista
è vulnerabile agli attacchi, come tanti lo sono stati prima di lui (molti
proprio dallo stesso Saviano che non si astiene mai dal condannare
pubblicamente e mettere all’indice prima dei giudici). Questa è la grande
lezione di questa storia. Una lezione che dovrebbe apprendere il grande
giornalista. Mai giudicare senza che ci sia la certezza del giudizio.
PAOLO LUNA
E' comodo pontificare a suon di milioni di euri e ben protetti (anche se dubito che effettivamente ci sia pericolo per avere scritto su cose già notorie).Vi sono invece tanti servi della giustizia ,tanti giornalisti non allineati e tanti Docenti che operano in zone degradate i quali ogni giorno ,in silenzio,lavorano a proprio rischio e pericolo con stipendi irrisori e bloccati da anni per affermare il senso della legalità. Ma questi non hanno nè un padre "imbroglioncello" nè una scorta (a spese dei fessi) nè pontificano (ancora a nostre spese) dagli schermi televisivi! Leo Huober
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