Periodico di attualità, politica e cultura meridionalista

venerdì 9 marzo 2012

OPINIONI/ La guerra dei ....Monti, il Governo tecnico dopo 4 mesi di attività



ROMA - La guerra dei Mondi è il titolo d’un romanzo di fine Ottocento di Herbert George Wells, che indirizzava una velata critica al colonialismo selvaggio degli Europei, i quali agivano alla stregua di marziani invasori. Oggi che la Finanza mondiale colonizza i colonialisti d’un tempo, ne trarremo ispirazione per sorridere sugli ultimi eventi, tra cui le vicissitudini del governo Monti.
 Ricordate la caduta sulla Terra del famoso meteorite, contenente le astronavi aliene? Subito una folla di deficienti va ad accogliere i nuovi venuti con un entusiasmo degno di miglior causa. Gli alieni all’inizio non danno segni d’ostilità. Incoraggiati, i terrestri applaudono, ma d’improvviso vengono fatti a polpette dai super-tecnologici marziani con un raggio laser. Or sembra già un secolo dacché in Italia abbiamo registrato una caduta analoga alla meteora spaziale: quella del governo Berlusconi. Anch’essa è stata salutata con pari entusiasmo. “Vedrete che avvenire prospero e radioso verrà dopo di lui”, gridavano in coro i gonzi stropicciandosi le mani. E, giacché c’erano, tiravano al cavaliere monetine che avrebbero fatto meglio a tenersi per i tempi magri. Ed ecco spuntare dal cappello a cilindro del “pianeta Quirinale” il supertecnologico Mario Monti. Assieme a lui, una falange di “mutanti”, per metterci in mutande. All’arrivo di questa equipe di “uomini in nero”con tanto di certificazione doc della Goldman Sachs, elogi sorrisi e  pacche sulla spalla si son sprecati. E’ sembrato che ognuno avesse vinto il Superenalotto. Ovunque, giornali e televisioni in brodo di giuggiole, lettori e ascoltatori altrettanto. Il debito pubblico pareva sparito d’incanto. E i benedetti indici Dow-John e Mibtel, che nessuno sa che roba è, ma che ci vengono propinati ogni dì, schizzati di colpo in attivo. Solo quell’eterna rompiballe della Lega Nord, anziché un indice, ha mostrato il medio in segno di dissenso. Comunque, manco stavolta Bossi è stato preso sul serio, dato che sa farfugliare solo “Roma ladrona”. In più, è un troglodita che usa ancora il…Carroccio per arrivare alle foci del Po a bersi qualche ampolla d’acqua diuretica. Ma che volete? Il mondo finanziario non ammette intrusi, siano o meno eletti. Insomma, in Italia, non c’è posto che per  i Monti o i Tremonti, perché sono delle…Cime (non di rapa, si spera)!
 E poi? Tutti sappiamo il seguito. All’inizio i tecnici han mantenuto un perfetto aplomb davanti al gaudio universale. Quindi hanno preannunziato gelidamente il programma, che la gente (sempre a parole) voleva sentirsi dire: austerità. Allo scrosciante applauso han promesso “lacrime e sangue” come Churchill. Altro tripudio generale, dando ciascuno per scontato che a versare sia le prime che il secondo sarebbero stati unicamente gli altri. Incassata la “fiducia”, Monti & C. si son incamerate pure le chiavi simboliche del paese e le lauree ad honorem di primi della classe in materia economico-finanziaria. A questo punto è iniziata l’opera tanto attesa dai mercati (e dai gonzi). La più “lieta novella” è stata  l’ICI sulla prima casa, reintrodotta per una questione di equità verso chi non aveva (saputo farsi) un tetto sulla testa. Insomma, novello Giulio Cesare, Monti ha pronunciato il fatidico "VENI VIDI ICI". Applausi da spellar le dita, salvo qualche mugugno subito smorzato dagli sguardi torvi del mondo intero. Anzi, per completare, i tecnici hanno elevato gli estimi, per rifarsi delle perdite subìte in tre anni di governo berlusconiano. Poi hanno aumentato le accise, come se fossimo tutti straricchi da impiparcene. Altri applausi, sia pur con qualche pausa di settore. Hanno poi mazzolato trasportatori, tassisti e liberi professionisti. E’ spuntato qualche timido forcone.  Strano che non si sia pensato di quadruplicare la tassa d’immatricolazione delle auto, magari con la scusa di ridurre le immissioni nocive nell’atmosfera. Certo qualcuno sarebbe stato tentato di andarsene a piedi, ma di sicuro ne sarebbe stato impedito a furor di mass media avendo toccato gli interessi intoccabili delle Sette Sorelle. E perché, anziché ritoccarlo di poco,  non portare a… 99 anni il limite pensionabile? Magari concedendo al fortunato mortale di spegnere le candeline al compimento del secolo di vita.. Alla torta potrebbe provvedere graziosamente lo Stato, anche se poi a papparsela ci penserebbero i soliti politici, e non il vegliardo. E’ perché non privatizzare i residui settori privatizzabili, che in quanto tali vanno appunto privatizzati? Sarebbe la mossa giusta per azzerar di colpo spese correnti e in conto capitale. Nel tripudio della stampa liberal-liberista, ciò porterebbe all’eliminazione completa degli uffici pubblici ormai superflui, anche a costo di rinunziare all’applauso di qualche milione di famiglie finite sul lastrico. E via per sempre le esenzioni sanitarie, tanto dannose all’erario! Così ci adegueremmo ai paesi anglosassoni, faro della civiltà (dei consumi, dei profitti e dei profittatori). E, avendo solo i ricchi i soldi per curarsi, ne seguirebbe una provvidenziale morìa generale, anche se costerebbe molti altri applausi in meno. Infine, perché non trasformare  i famigerati BPT in centocinquantennali, magari in onore dei 150 anni dell’Unità? Sarebbe l’unico modo per azzerare il dannatissimo debito, relativo agli interessi pubblici. Miracolosamente, lo “spread” verso l’estero sparirebbe di colpo, perché nessuno acquisterebbe più un solo titolo di Stato italiano. Il che farebbe finalmente respirare la BCE, che non brucerebbe più i suoi euro nei salvataggi. In tutto ciò l’unico conto a non tornare è che manco col pensiero si penserà di sfiorare le rendite finanziarie. Vuoi mettere? Si deprimerebbero i mercati e i poveri speculatori. Dio non voglia! Ah, dimenticavamo: gli unici destinati a non essere sfiorati dalle misure anticrisi saranno i tecnici. Essendo i salvatori della patria, è giusto mantengano intatto il lauto stipendio, perché l’imboschino precauzionalmente in qualche paradiso fiscale. Sicché, a conti fatti, anche se gli osanna verranno ormai solo dai banksters, il risultato dell’operazione risulterà davvero miracoloso. Unico neo: la cura da cavallo, conclusasi con la morte del cavallo!

GAETANO MARABELLO

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