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venerdì 30 dicembre 2011

Tasse ed evasione, la grande truffa e una previsione per il 2012



NAPOLI - Caro direttore, riprendo quanto da te sostenuto in passato circa le tasse. Come giustamente dice qualcuno l’introduzione di una flat tax al 15%, assieme ad un sano e serio piano di abbattimento delle spese e degli sprechi, sarebbe stata la cosa più giusta e corretta da fare. Grosso modo è quanto sta avvenendo in Spagna dove, grazie ad un Sovrano con gli attributi (a differenza del Presidente burletta che risiede al Quirinale), non si è piegato l’interesse del paese al volere della Banca Centrale Europea. Il paese, caduto il legittimo governo democraticamente eletto, è andato alle elezioni e il nuovo Primo Ministro Rajoy si è assunto la responsabilità politica di un piano di risanamento economico fatto di tagli alle spese, riduzione delle tasse e incentivi alle sviluppo. Sogno per la malandata Italia che si è dovuta beccare, su ordine della Cancelliera di cartapesta Merkel, il governo tecnico targato Bce. Ma è sulle tasse che vorrei concentrare l’attenzione dei nostri lettori. Come già detto da questa testata in più occasioni il nostro Paese ha un debito pubblico superiore ai 1900 miliardi di euro. Grazie alla manovra Monti tra tasse, imposte e (pochi) tagli si conta di racimolare 25 miliardi. Altri 270 sono i miliardi di evasione che, secondo i tecnici, dovrebbero essere recuperati grazie alla stessa manovra. La previsione è completamente destituita di fondamento. Sono i dati degli ultimi 30 anni ha raccontare questa realtà: maggiore è la pressione fiscale, maggiore è l’evasione. In poche parole. Più le tasse aumentano maggiore è la voglia dei cittadini di evadere. Giustamente aggiungo io. Non è giusto sottostare ad un regime fiscale e tributario così iniquo come quello italiano. Sempre per restare ai dati. Nel 1980 la pressione fiscale era al 39,4%, le previsioni Istat per il 2012 danno un impietoso dato di poco superiore al 48% segnando, qualora il dato fosse confermato, un bel +1,5% rispetto all’anno che si sta chiudendo. L’evasione, invece è arrivata a 270 miliardi ben 70 in più negli ultimi due anni. Praticamente da quando il Governo ha deciso di combattere l’evasione fiscale con nuove tasse e con un regime di polizia fiscale, l’evasione è cresciuta di 35 miliardi l’anno. Senza considerare la dissennata scelta di non distinguere l’elusione (legale) dall’evasione (illegale). In parole povere l’elusione corrisponde a quando, dal commercialista (e confessi chi non lo ha fatto), si chiede di fare tutto il possibile per pagare il meno possibile “eludendo” le leggi più severe per aggirare quante più tasse possibili e pagare, di conseguenza, di meno. Il tutto nel rispetto delle norme di legge. Ma questa è tutta un’altra storia. Il Governo Monti ha fatto tutto quello che era in suo potere per imporre nuove tasse e combattere gli evasori dimenticando il fatto che, sempre più spesso, si evade perché non ci sono i soldi e non si evade per frodare o per spendere nel lusso e nel benessere. Eppure ci hanno fatto credere, e tentano ancora di darcela a bere, che l’evasione può essere combattuta con le tasse e la polizia fiscale. Falsità ai limiti della truffa. Tutto questo ai signori tecnici non interessa. Intanto il Pil sprofonda. I dati sui consumi dell’appena passato Natale parlano chiaro: si spende di meno. Non ci sono soldi. La gente non compra. Senza considerare l’effetto più stupefacente della manovra Monti: la fuga dalle banche. Come legge di contrappasso per eccellenza è partita la fuga di capitale dalle banche, prime sostenitrici di questo esecutivo. La paura di prelievi notturni (alla Giuliano Amato, per intenderci) è tanta. Così i conti restano aperti ma i soldi sono sempre meno. Sta tornando in auge la vecchia mattonella, alla faccia di Monti e di tutti i banchieri. Il nuovo anno sta per cominciare. Per chiudere una sola previsione ovviamente, come spesso facciamo noi del Giornale del Sud, in controtendenza. La manovra Monti non servirà a nulla. La pressione fiscale supererà il livello più alto degli ultimi 30 anni (il 51,6% del 2009) e l’evasione fiscale aumenterà ancora. Se questa previsione sarà rispettata sarà l’ennesima riprova del fatto che chi ci governa o è incapace o esercita il potere in totale malafede e contro gli interessi del popolo.

Fausto Di Lorenzo

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