Periodico di attualità, politica e cultura meridionalista

venerdì 27 aprile 2012

Quelle auto blu sporche di sangue




ROMA – Sembra che alla fine, il Governo Monti, abbia deciso di fare la retromarcia e rinunciare all’acquisto di 400 nuovissime auto blu (di media cilindrata!). La notizia era arrivata come un fulmine a ciel sereno nella giornata del 25 aprile, della Liberazione. Liberazione non dalle cretinate che è capace di mettere in campo questo Governo. Per meglio spiegarci. E’ da novembre che il Rigor Mortis Monti va dicendo a destra e a sinistra che quello che serve al Paese è l’austerità. Giustamente, dopo aver austeramente messo in mezzo alla strada migliaia di lavoratori e pensionati (leggasi esodati) e dopo aver ipotecato, sempre con austerità e con classe, la messa in strada di altre migliaia di cittadini (leggasi gli attuali proprietari di piccoli appartamenti che non riusciranno a pagare le rate dell’Imu e dell’Imu bis) il Governo ha infilato in una paginetta messa nero su bianco dal Ministero dell’Economia (sempre retto da Monti ad interim), dove ha organizzato un bando di gara per l’acquisto di 400 vetture istituzionali. Non dobbiamo avere paura di dire che il blu e il nero delle auto è macchiato di rosso. Rosso sangue per l’esattezza. Il sangue di tutti quelli che non ce la fanno a sopportare le angherie della crisi e del malgoverno e che scelgono di farla finita. Pensionati, imprenditori piccoli e medi, casalinghe, disoccupati, licenziati, professionisti. Praticamente appartenenti a tutte le categorie sociali di questo paese che, presi in giro dal rigore montiano voluto da Bruxelles decidono di risolvere i propri problemi togliendosi la vita. C’è molto di dignitoso in questo gesto. La paura di sfigurare, la vergogna di dover confessare ai propri cari e ai propri conoscenti che non si è stati in grado di farcela. Dignità che manca, e lo dimostra tutti i giorni, a questa classe politica, incapace di esprimere una alternativa al grillismo. Ora Monti ha detto che non ci saranno acquisti. Vedremo. Il bando di gara era stato pubblicato il 24 gennaio e l’8 marzo è scaduto il termine per presentare le offerte d’acquisto. Vedremo se il governo, adesso, potrà tirarsi indietro o dovrà, salvo pagamento di care penali, acquistare lo stesso le 400 auto e spendere quei 10 milioni di euro che potevano essere utili a ridurre un po’ le tasse. Senza considerare che di auto blu, in questo paese, non c’è né proprio bisogno. Solo il Quirinale ne ha 35, in totale, a disposizione della Pubblica Amministrazione, in tutta la penisola ci sono 60mila auto blu. No, non è un errore. Sono ben 60mila le auto a disposizione dei vertici dello Stato e degli Enti Pubblici. Una vergogna ai tempi del Rigor Mortis. E forse Monti, più che pensare a non comprare le auto per dare il buon esempio si è fatto due calcoli su quanto sarebbe costato pulire, quelle 400 auto blu, dalle macchie di sangue dei cittadini suicidati dalle scelte sballate del Governo tecnico.

PAOLO LUNA

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