Periodico di attualità, politica e cultura meridionalista

giovedì 24 novembre 2011

Giù le mani dal Majorana, la protesta contro la chiusura dell'Istituto di Gela corre sul Web


Il Presidente della Provincia di Caltanissetta, Giuseppe Federico, 
ha stabilito la chiusura del Majorana di Gela 


GELA - Una sconsiderata azione politica, priva di buon senso, del tutto arbitraria ed in contrasto con le linee legislative, vuole che il Majorana, di Gela, chiuda, i battenti. Chiedo l'aiuto di tutti voi per evitare che avvenga. Un politico non può fare ciò che vuole, specie se a discapito dei cittadini, non può distruggere un’eccellenza nazionale. Il Majorana è anche Vostro. Facciamo sentire la nostra potente voce … 
Non si trova una ragione logica o normativa per giustificare un così scellerato atto. Possibile che in Italia ciò che funziona si debba distruggere per portare avanti quanto è destinato a fallire? Spiego subito di cosa si tratta. 

I fatti 
Come ben sapete, con la crisi bisogna risparmiare. Quindi si era deciso (a livello nazionale) che le scuole con meno di 500 alunni si dovessero accorpare con altre scuole. Successivamente tale limite minimo è passato a 600 alunni. 
Nel nostro territorio sono stati interessati tre istituti superiori: 
- Il Majorana che ha 633 alunni ed è in fase di costante crescita; 
- L’Industriale che ha 603 alunni ed è in fase di stasi; 
- Il Professionale che ha 431 alunni ed è in fase di forte calo (per iscrizione di alunni). 
Dei tre l’unico che non ha una dirigenza scolastica ma una semplice reggenza (in quanto non autonomo) è l’Istituto Professionale (il più piccolo). La normativa vigente e la logica imporrebbe che il Professionale venisse accorpato all’Industriale o, ancor meglio al Majorana, per creare un polo scolastico razionale (sia per numero di alunni, sia per affinità di studi). In tal senso si era espresso l’organo tecnico della Provincia di Caltanissetta (direi in maniera logica e coerente). 

Il fattaccio 
L’Onorevole Giuseppe Federico, in qualità di Presidente della Provincia di Caltanissetta, in modo del tutto arbitrario, illogico, contro le direttive legislative e contro il parere tecnico della stessa Provincia, decide di smembrare la scuola più grande (la nostra) che era l’unica pienamente in regola col numero di studenti iscritti, per poi regalarla, a pezzi, alle altre scuole. In pratica hanno deciso che il Professionale, con una parte dei nostri alunni, passerebbe da 431 alunni a 634 alunni (quanto ora ne ha il Majorana 633) ed acquisterebbe la dirigenza (al posto dell’attuale reggenza). 
Ma stante al calo dimostrato, quanto prima, il Professionale, potrebbe scendere, nuovamente, sotto 600 alunni ed andrebbe accorpato ad altra scuola. 
Ci chiediamo quali sono i motivi che hanno indotto l’On. Federico a tale sciagurata decisione? Annientare la scuola più grande e con forte crescita, a favore di chi non e ha il diritto è sicuramente un fatto grave che lede gli interessi dei cittadini. Voi tutti conoscete l’impegno del Majorana, che è ormai “punto” di riferimento nazionale per la diffusione del software libero. Oltre 40.000 visitatori al giorno al nostro sito la dicono lunga sul ruolo assunto da questa scuola. Ma l’On. Federico che cosa fa? La distrugge chiudendola definitivamente. Ma chi è l’On. Federico? Questi è anche deputato alla Regione Sicilia e per anni ha voluto mantenere ben salde le due poltrone, seppure le due cariche erano incompatibili. Non si capisce, ad esempio, come poteva fare gli interessi della Provincia (Caltanissetta) e della Regione (Palermo) contemporaneamente. Non poteva certo essere presente nello stesso momento in luoghi che distano centinaia di chilometri (non mi risulta che sia superman). Finalmente lunedì (14-11-2011) pomeriggio si è dimesso dall’incarico di Presidente della Provincia vista la sentenza della Magistratura, optando per la carica di Deputato Regionale. 
Però, poco prima di dimettersi, ha approvato la deliberazione che distruggere il Majorana di Gela, a favore dell’Istituto Professionale. Dire che un Presidente dimissionario, dovrebbe occuparsi di semplice ordinaria amministrazione e non prendere decisioni che tanto incideranno sul territorio. Ma perché l’ha fatto? Forse per fare un favore a qualche “amico”? Forse perché il Majorana sta svolgendo una così grande ed incisiva opera di diffusione del software libero che magari da fastidio a qualche multinazionale? Non saprei, sono solo pensieri personali ma di certo, nel suo agire, non vedo ragioni logiche o a favore dei cittadini di questa nazione o del territorio. Di sicuro sta cercando di distruggere la scuola d’eccellenza nazionale per la diffusione del software libero. 

Il vostro aiuto 
Il Majorana, diffondendo il software libero, in questi anni ha fatto risparmiare (e continua a farlo) milioni di euro agli italiani ed alle istituzioni. Il tutto a costo zero. Le eccellenze vanno distrutte? 
Noi cittadini non dobbiamo subire passivamente le azioni dei politici, anzi sono loro a doverci rendere conto di quanto operato. Quindi se ritenete che l’azione dell’On. Federico sia giusta, allora chiedo scusa e vi prego di non aiutarci. Se, invece, ritenete che quanto fatto dall’On. Federico sia errato, allora cerchiamo di aggiustare le cose. Basta una e-mail di protesta dal contenuto sobrio ma fermo, per testimoniare che il cittadino non ci sta. Segue un esempio di e-mail, il cui testo potete, ovviamente, modificare secondo il Vostro pensiero. Basta copiare la parte in rosso ed incollarla nelle relative caselle del programma di posta. 

Per maggiori informazioni: http://www.istitutomajorana.it 

La mail di sostegno va spedita al Presidente della Provincia di Caltanissetta:


E, per conoscenza (Cc:) a:



Oggetto: 
Ferma protesta per l’ingiusta chiusura dell’istituto Majorana di Gela (CL). 

Testo (messaggio): 
Da cittadino italiano reputo riprovevole che l’Istituto Majorana, che tanto ha dato a tutti gli amanti dell’informatica e tanto ancora potrebbe dare, venga chiuso a favore di altre scuole che non hanno le caratteristiche numeriche di sussistenza. Disapprovo fermamente che venga distrutta una realtà che tanto sta donando alla nazione. Non si può smembrare l’istituto che supera ampiamente il numero minimo di alunni imposto dalla normativa, a favore di una scuola con semplice reggente e con numero di alunni ampiamente inferiore al minimo consentito.

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