Periodico di attualità, politica e cultura meridionalista

domenica 17 giugno 2012

La Grecia al voto. Il domani comincia stasera!


ATENE - Din, don, dan. Suona la campana per la Grecia e per l'Europa. L'ultima, probabilmente, circostanza che ci fa credere che da domani l'Europa potrebbe essere completamente diversa da oggi. La Grecia è un malato terminale chiamato alle urne per la seconda volta in tre mesi. L'Europa non se la passa meglio e il risultato di queste consultazioni elettorali rischia di far rovinosamente cadere il gigante europeo. Ne sono consapevoli tutti gli attori della politica internazionale, non solo gli europei. Dall'America alla Cina gli occhi sono puntati su Atene. E' dal 1828, anno in cui il piccolo paese ottenne l'indipendenza dopo secoli di battaglie contro i turchi ottomani, che la Grecia non era al centro della ribalta mondiale. Oggi è il giorno del cambiamento. I sondaggi danno in vantaggio la sinistra radicale di Syriza, guidata dal giovane Alexi Tsipras, che avrebbe ormai superato Nova Demokratia, la destra moderata di Antonis Samaras. Questo dato, vedremo tra poche ore quanto veritiero, non risolverà il problema ma dovrebbe consegnare la Grecia all'anarchia. Nessuna delle formazioni politiche è sicura di ottenere i voti necessari a governare. Il governo tecnico è improponibile. La grande coalizione ha già fallito. Le ambizioni di un popolo frustrato non aiutano. I Greci sanno di essere la radice di tutta la cultura occidentale. Sanno bene che l'Europa del 2012 deve alla piccola Grecia tutta la grandezza passata in ogni settore dello scibile umano ma, nonostante questa tradizione antica, oggi la Grecia viene vista con sospetto proprio dall'Europa. La vittoria di Syriza porterà all'uscita di Atene dall'euro e, probabilmente, dall'Unione. A quel punto tutte le strade saranno aperte. La Grecia non pagherà il suo debito pubblico e dichiarerà bancarotta ripartendo da 0 così come ebbe a fare, a suo tempo, l'Argentina il cui Pil oggi corre all'8% l'anno. Gli esiti della rinuncia all'Europa potrebbero essere positivi ma diventa fondamentale, a questo punto, saper gestire la crisi. Il problema del momento non è la sinistra radicale di Tsipras che in altri tempi sarebbe stato cacciato di veterocomunismo, ma la crescita esponenziale delle estreme, soprattutto della destra nazionalista di Alba Dorata il cui leader ha aizzato le folle contro lo storico nemico turco. Nikolaos Michaloliakos, questo il suo nome, vuole minare i confini della Grecia, fermare l'immigrazione, conquistare Costantinopoli e la costa egea della Turchia. Storie vecchie, che ricordano i tristi anni '20 in cui la guerra greco-turca rischiò di trascinare l'Europa nel baratro. La vergognosa rissa scatenata da un suo deputato in televisione, dove ha alzato le mani su due colleghe parlamentari, non ha intaccato la corsa di Alba Dorata, anzi. La Grecia machista ha visto nel partito nazionalista la vera soluzione e i sondaggi dicono che potrebbe crescere ancora la soglia di consenso che si era attestata già sopra il 6%. Samaras, leader conservatore, è troppo moderato per frenare la ventata nazionalista e, allo stesso tempo, troppo di destra per recuperare voti dal partito liberale greco che, seppur ridotto nei numeri, potrebbe togliere a Nova Demokratia quei consensi del centro che impedirebbero a Samaras di superare Tsipras. Quest'ultimo non soffre della divisione nel suo campo, quello della sinistra, dove gli oltranzisti stalinisti si sono isolati e dovrebbero sparire dopo il buon risultato del mese scorso, e dove il Pasok, sceso dal 40 al 18%, nei sondaggi è calato ancora fino al 10%. Fino a qui la complessa situazione. Oggi si vota e, già da stasera, sapremo che vento soffia sull'Europa in declino.

FAUSTO DI LORENZO

1 commento:

  1. Se avessimo al governo degli Uomini e non dei politici di merda, direi subito fuori dall'Europa e dall'Euro soprattutto, Ma uscendo con questi cialtroni che abbiamo a Roma, cominciando da quel comunista messo al Quirinale dalle piattole politiche, sarebbe il caos totale. La mia domanda è una sola , questa : COSA ASPETTANO I MILITARI AD INTERVENIRE, ARRESTANDO TUTTI QUESTI LADRI ? E QUANDO PARLO DI MILITARI MI RIFERISCO AI GRADI INTERMEDI MAGGIORE, TENENTE COLONNELLO, COLONNELLO, I GENERALI SONO TOTALMENTE ASSERVITI A QUESTI GOVERNI DI MERDA CHE LI HA RIEMPITI DI SOLDI E DI MASERATI BLINDATE...... A QUANDO UN COLPO DI STATO ?????? CORAGGIO COLONNELLI, PROVATECI !!!!! IL POPOLO SARA' CON VOI !!!!!!!

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