Periodico di attualità, politica e cultura meridionalista

sabato 11 febbraio 2012

L'EDITORIALE/ La Grecia doveva fare come l'Italia: cancellare la democrazia! (lo dice il Corriere della Sera)


NAPOLI - Vedi alla voce D. Democrazia: 1 forma di governo che assicura l'uguaglianza e la libertà di tutti i cittadini i quali esercitano il potere direttamente o per mezzo dei rappresentanti eletti da loro stessi. 2 paese o insieme di paesi con ordinamenti democratici: le democrazie occidentali. Fin qui il dizionario. Da qui la realtà pratica, profondamente diversa dalla teoria linguistica conservata in un freddo dizionario. Quanto sta accadendo in Grecia ce lo dimostra. Come il nostro giornale aveva ampiamente anticipato e segnalato (come sempre nell'indifferenza della stampa di regime che dava per certo l'accordo tra i partiti politici ellenici) il governo dell'ex vicepresidente della Bce (voluto dal quartetto "Cetra - Ue" Sarkozy - Merkel - Draghi - Lagarde) Lucas Papademos è ormai destinato a scomparire per lasciare spazio all'agonia di un paese sconsiderato e assassinato. Sconsiderato perchè la classe politica greca ha magistralmente ritoccato i conti pubblici in più occasioni per motivi cretini, come il prestigio di ospitare le Olimpiadi (le quali non hanno poi portato la ricchezza e lo sviluppo pronosticato). Assassinato perchè il progressivo indebitamento di Atene è stato voluto e guidato dai governi di Francia e Germania ormai controllati dalle banche d'affari dei rispettivi paesi. Al debito iniziale si è sommato l'elevato interesse. Agli interessi astronomici si sono poi sommati gli aiuti comunitari, imposti da Bruxelles a costo di enormi sacrifici per il popolo greco, per ripagare gli interessi sugli interessi. Il gioco è durato poco. In meno di dieci anni la Grecia è finita nel baratro e l'Unione Europea la seguirà nella palude (finalmente!). Oggi alle notizie in arrivo da Atene, dove sono cominciati gli scioperi generali e le proteste di piazza, si è aggiunta una perla tutta italiana lanciata in pompa magna dal corrispondente del Corriere della Sera, Antonio Ferrari. Modenese noto ai più per le sue interviste ai grandi dell'est sovietico e poi del medio oriente, dopo anni passati a seguire la cronaca degli anni di piombo, oggi Ferrari trasmette i suoi interventi sul sito del Corriere della Sera sotto forma di video editoriale. L'ultimo è abbastanza sinistro ma, bisogna riconoscerlo alquanto veritiero. Analizza la crisi greca e rimprovera Papademos, fantoccio della Bce ad Atene, di aver voluto fare il democratico. Pensate un pò. Papademos ha voluto fare il democratico coinvolgendo i partiti greci (il Pasok socialista, i conservatori e il Laos nazionalista) nel Governo concedendo a destra e a manca ministeri e segretariati di stato. Invece no. Papademos, secondo Ferrari, ha sbagliato tutto. Avrebbe dovuto prendere il toro per le corna. Avrebbe dovuto mettere fuori gioco i partiti. Stando al dizionario nella sua dizione di democrazia rappresentativa, avrebbe dovuto porre una pietra tombale alla democrazia greca. Insomma, secondo Ferrari, avrebbe dovuto seguire un illustre esempio. Avrebbe dovuto fare come Monti! Udite, udite. Forse per lapsus freudiano dell'editorialista, forse per distrazione della redazione, finalmente anche dal Corriere della Sera è arrivata la verità: in Italia la democrazia (qualora ce ne fosse mai stata una) è morta!!! Monti ha fatto fuori i partiti e il suo Governo di tecnici voluto, sostenuto e alimentato dal comportamento sconsiderato del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano (un democratico, per l'appunto!) ha distrutto quello che restava della democrazia. Adesso, voi che avete scoperto la verità (pur così evidente) e avete squarciato il velo di Maya, uscite fuori dalle vostre case, affacciatevi alle finestre, telefonate agli amici e gridate a tutti la verità. La verità che prima o poi doveva venire a galla. Il momento è finalmente arrivato. Deo gratias. E non è finita qui. Ferrari, forse in un delirio di verità compressa, chiama finalmente per nome l'asse franco - tedesco: troika! La troika nell'Urrs staliniana era un comitato ristretto formato da un esponente dell'Nkvd (servizi segreti), da un giudice e da un dirigente del partito comunista, chiamato a reprimere i dissidenti comminando in modo arbitrario le sentenze di prigionia e anche di morte. Allora forza, comunicate a tutti che l'eurocrazia sta per finire una volta per sempre e che il colpo mortale arriverà proprio dalla Grecia. Cinque ministri sono usciti dal Governo Papademos, il Pasok, partito di maggioranza, è spaccato, i nazionalisti sono già fuori dal governo. Domenica Papademos dovrà tornare in Parlamento per prepararsi ad un voto che, entro mercoledì, dovrà accogliere o meno l'ultima ondata di fango partita da Bruxelles e mascherata sotto forma di "aiuti". Nessun partito vuole imporre altre lacrime e altro sangue, consapevoli che la corda è troppo tesa. La Merkel ha già lanciato l'allarme: "Se cade Papademos, la Grecia fallisce e le conseguenze sarebbero incontrollabili". E' falso. La strada è tracciata. Se Atene è insolvente, la Deutsche Bank e la Dexa, principali creditrici del governo greco dovranno essere salvate da Sarkozy e dalla Merkel. Per salvarle occorreranno ingenti capitali pubblici che, per via delle norme Ue sulla concorrenza, non potranno essere erogate. Allora Parigi e Berlino dovranno uscire dall'Unione Europea per salvare i loro Paesi dall'ingordigia dei propri banchieri e in tutto il vecchio continente sarà LIBERTA' dal dio denaro e dagli sporchi banchieri. Torneremo liberi dall'oppressione dei tecnici e dei burocrati. La culla della civiltà occidentale può ancora salvare tutti noi. Per questo nei prossimi giorni continueremo a tifare: Forza Grecia!

Roberto Della Rocca

2 commenti:

  1. MILTON FIEDMAN

    “Il capitale deve proteggersi in ogni modo possibile con alleanze e legislazione. I debiti devono essere riscossi, le obbligazioni e i contratti ipotecari devono esser conclusi in anticipo e il più rapidamente possibile. Quando, mediante processi giuridici, le persone comuni perderanno le proprie case, diventeranno sempre più docili e saranno tenute a freno con più facilità attraverso il braccio forte del governo al potere, azionato da una forza centrale di ricchezza sotto il controllo di finanzieri di primo piano. Questa verità è ben conosciuta tra i nostri uomini di spicco, adesso impegnati nel costituire un imperialismo del Capitale che governi il mondo. Dividendo gli elettori attraverso il sistema dei partiti politici, possiamo far spendere le loro energie per lottare su questioni insignificanti. Di conseguenza, con un'azione prudente abbiamo la possibilità di assicurarci quello che è stato pianificato così bene e portato a termine con tanto successo..”

    [USA Banker's Magazine (Rivista dei banchieri americani), 25 Agosto 1924]



    .............come potete vedere dalla data dell'articolo, la grande finanza ed i banchieri avevano quest'idea ben chiara già 90 anni fà ! Oggi possiamo dire che sono riusciti a far diventare il cosiddetto mondo occidentale esattamente come si auspica nella lettera, ma alla fine gli effetti finiranno col ritorcersi (oltre che sul popolo) anche su di loro.....Islanda docet

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  2. Anche la "democratica" Italietta allora rappresentata dai poteri forti e massonici si illuse di sedere ,nella persona di Prodi ,alla tavola imbandita dalla Francia e dalla vendicativa Germania per partecipare ,come protagonista ,alla "grande abbuffata" dei nuovi capitalisti in nome di una ipocrita "unione"dei popoli.(mi sovviene ,a tal proposito,un altro avvenimento storico di cui si celebra ancora il 150esimo).Ma il malcapitato Prodi ,con il suo sorrisetto,non comprese che i due potenti., per non litigare tra loro ,avevano avuto bisogno del "fesso" della compagnia destinatario ,successivamente, degli schiaffi che ,inevitabilmente,sarebbero corsi tra di loro........e così è stato!
    Leodegaro HUOBER

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