CASERTA - Siamo lieti di rilanciare la petizione on line degli amici del Real Circolo Francesco II di Borbone che è possibile sottoscrivere seguendo la procedura prevista al sito http://www.petizionionline.it/petizione/salviamo-la-real-tenuta-di-carditello/5853?fb_comment_id=fbc_10150456507799658_22980657_10150507367874658#fe3141fc8 attraverso la registrazione sul sito petizionionline.it, tramite l'account personale di facebook oppure tramite la propria gmail. L'obbiettivo della raccolta firme è di 10.000 sottoscrizioni per segnalare alla Regione Campania, alla Provincia di Caserta e alle altre istituzioni responsabili (in questo caso irresponsabili) la distruzione continua e sistematica del meraviglioso Real Sito di Carditello. Non è possibile che, ad un mese dal lancio della petizione, si sia arrivati a sole 158 firme a fronte di oltre 800 segnalazioni positive su fb. E' bene chiarire che su facebook cliccare "mi piace" non significa aderire alla petizione. Tutta questa vicenda rischia di diventare una pagina nera per tutti i meridionalisti e i borbonici. Si parla tanto di secessione, macroregione, svolta politica, battaglia culturale. I vertici dei movimenti ci fanno quotidianamente sapere che il loro portafogli di iscritti è in continua ascesa e sembra sempre più che dopodomani la rivoluzione verrà portata nelle strade del sud dal popolo affamato di verità e riscossa. E poi non siamo in grado di raccogliere 10.000 firme? Ma quale svolta politica? Ma quale macroregione? Ma quale battaglia culturale se non troviamo 10.000 persone (forse troppo impegnati per mettere una firma?) amanti della nostra terra! Nemmeno io avevo firmato. Ho provveduto a farlo oggi 9 gennaio, con ritardo, e me ne scuso. Spero vivamente che altri seguano a ruota e mi appello a tutti i vertici dei movimenti meridionalisti (Rete Sud, Movimento Neoborbonico, Istituto di ricerca storica delle Due Sicilie, Rinascita delle Due Sicilie, Associazione De Mollot, Mediterranea 2000, Movimento dei paesi e dei quartieri, associazione Verde Liri, Daunia Due Sicilie, Associazione Due Sicilie di Gioiosa Jonica, associazione Terra di Lavoro e tutte le altre che non ricordo), ai responsabili dei giornali d'opinione meridionalista e tradizionalista (l'Alfiere, il Brigante, la Grande Lucania, Onda del Sud) e a quelli delle formazioni politiche (Partito Tradizional Popolare, Fronte Liberazione Napolitania, Partito del Sud, Insorgenza Civile, Italia Prima, Comitati Due Sicilie) che dicono di volere riportare in auge la grandezza delle Due Sicilie affinché si dia seguito a questo appello. Come Giornale del Sud seguiremo l'evolversi della vicenda e ne continueremo a dare conto sia in caso positivo che in caso negativo. In questa seconda eventualità celebreremo il requiem per il defunto meridionalismo, e ci dispiacerebbe molto essere costretti a farlo.
Roberto Della Rocca
C'è molta strada da fare e molti orticelli da attraversare con lo sguardo dritto davanti a noi, se vogliamo raggiungere un obiettivo neanche troppo ambizioso, come ricorda Roberto della Rocca. 10.000 firme dovremmo farle in un giorno, se fosse vero che il movimento esiste ed è coeso;la realtà è diversa il movimento, di cui in tanti si auto incensano ispiratori, trascinatori, è prigioniero di questi stessi novelli leader, che hanno il timore che far sottoscrivere una petizione non partorita dalla loro mente o non uscita dalla loro bottega, possa portare discredito o peggio minare il loro orto. Questa è una battaglia di tutti, senza bandiere e la battaglia per la nostra dignità, per il rispetto che chiediamo a gran voce agli altri, ma se per primi non ci rispettiamo noi,sarà difficile ottenerlo dagli altri.Speriamo di sbagliare ma ad oggi ancora non abbiamo visto questo slancio.Siamo riusciti a raccogliere 450 firme da soli, ma senza la squadra la partita non si può vincere.
RispondiEliminaAd Maiora Semper!
Paolo Rivelli